La SEC degli Stati Uniti e Everstake si incontrano per esplorare definizioni normative più chiare per lo staking delle reti blockchain

La task force speciale sulla criptovaluta della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha recentemente rivelato di aver incontrato il fornitore di servizi di staking non-custodial Everstake, che sostiene che lo staking non-custodial dovrebbe essere considerato un meccanismo di protocollo tecnico piuttosto che una transazione di titoli. Il fondatore di Everstake, Sergii Vasylchuk, ha dichiarato che gli utenti mantengono il controllo sui loro asset digitali durante il processo di staking e non trasferiscono la proprietà degli asset a una terza parte, rendendo lo staking più simile a una funzione tecnica fondamentale delle reti blockchain piuttosto che a un prodotto di investimento. Secondo il parere legale presentato da Everstake, lo staking non-custodial non soddisfa i quattro criteri del Test di Howey per un "contratto di investimento": gli utenti non investono fondi in un'impresa comune, non c'è aspettativa di profitto dagli sforzi altrui, non si affidano alle azioni manageriali del fornitore di servizi e le ricompense dello staking sono distribuite automaticamente dal protocollo blockchain. Pertanto, si raccomanda di stabilire linee guida chiare per confermare che lo staking non-custodial non costituisce un'emissione di titoli, per promuovere l'innovazione blockchain e ridurre l'incertezza normativa. Al momento, la SEC degli Stati Uniti non ha preso una posizione chiara su questa questione, ma ha dichiarato che continuerà ad ascoltare le opinioni del settore.