Wells Fargo: gli importatori statunitensi costretti a sostenere i costi dei dazi di Trump, emergono i primi segnali di trasferimento sui consumatori
Secondo un rapporto di Jinse Finance, le economiste di Wells Fargo Sarah House e Nicole Cervi hanno sottolineato che l’aumento dei prezzi all’importazione negli Stati Uniti indica che gli esportatori stranieri non stanno sostenendo i costi tariffari più elevati. I dati pubblicati giovedì hanno mostrato che i prezzi delle importazioni non legate ai combustibili sono aumentati dell’1,2% su base annua a giugno. Hanno evidenziato che i dati sui prezzi all’importazione non includono le tariffe, quindi se gli esportatori stessero assorbendo i costi tariffari più alti imposti da Trump sulle merci, i prezzi all’importazione dovrebbero essere diminuiti di conseguenza. Hanno avvertito: “Poiché i prezzi all’importazione non sono diminuiti, le aziende nazionali sono costrette a sostenere i costi tariffari più elevati e hanno iniziato a trasferirli sui consumatori.”
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