- AMBTS prevede di acquistare 210.000 BTC per diventare uno dei principali detentori aziendali nel mercato globale di Bitcoin.
- Amdax ha raccolto 23 milioni di dollari per finanziare AMBTS e punta a chiudere a 30 milioni di euro entro settembre 2025.
- Le oscillazioni di prezzo di Bitcoin e la mancanza di regole globali aumentano i rischi per le aziende che aggiungono criptovalute ai loro piani di tesoreria.
La società olandese di criptovalute Amdax ha lanciato AMBTS B.V., una società di tesoreria Bitcoin indipendente. L’azienda ha ottenuto 20 milioni di euro (23,3 milioni di dollari) dagli investitori. Questo capitale iniziale sosterrà gli acquisti di Bitcoin prima di una prevista quotazione pubblica. AMBTS mira a quotarsi su Euronext Amsterdam entro settembre 2025.
La nuova entità opera in modo indipendente da Amdax ma si avvale della sua esperienza regolamentare. AMBTS ha già raggiunto il suo obiettivo minimo di finanziamento e punta a chiudere a 30 milioni di euro. L’iniziativa posiziona AMBTS come accumulatore dedicato di Bitcoin nello spazio crypto europeo in crescita.
Obiettivo: 1% dell’offerta totale di Bitcoin
AMBTS prevede di acquisire fino a 210.000 BTC, circa l’1% dell’offerta totale. Ai prezzi attuali, ciò equivarrebbe a circa 23 miliardi di dollari. Questo obiettivo collocherebbe l’azienda tra i maggiori detentori aziendali a livello globale.
La struttura offre agli investitori esposizione a Bitcoin tramite un veicolo azionario regolamentato. Amdax si è registrata presso la Banca Centrale Olandese nel 2020 ed è stata tra le prime a conformarsi alle leggi europee sulle criptovalute. Questo background ha aiutato l’azienda ad attrarre il supporto istituzionale per AMBTS.
L’Europa è indietro rispetto a Stati Uniti e Asia nelle strategie aziendali su Bitcoin. AMBTS mira a cambiare questo equilibrio. L’operazione rappresenta un cambiamento per Amdax, che passa dall’offrire servizi all’esecuzione diretta di strategie di accumulo.
Competizione globale e crescita delle detenzioni aziendali
AMBTS si unisce a un settore affollato di tesorerie aziendali Bitcoin. Oltre 300 aziende ora detengono più di 3,6 milioni di BTC. MicroStrategy guida con oltre 632.000 BTC. Altri attori includono MARA Holdings e la giapponese Metaplanet.
Nuovi partecipanti continuano ad emergere. L’azienda sanitaria KindlyMD ha presentato un’offerta azionaria da 5 miliardi di dollari per aumentare la propria posizione in Bitcoin. Queste mosse riflettono un crescente interesse aziendale ma aumentano anche la concentrazione di mercato.
Attualmente, il 94% delle detenzioni aziendali di Bitcoin è nelle mani di 20 società pubbliche. Questa concentrazione aumenta il rischio sistemico. L’esposizione al mercato diventa più volatile man mano che le detenzioni crescono in poche mani.
Rischi e sfide normative persistono
Nonostante lo slancio, le strategie aziendali sulle criptovalute affrontano dei rischi. La volatilità del prezzo di Bitcoin supera quella degli asset tradizionali. Morningstar DBRS ha osservato che ciò aggiunge rischio di credito per le aziende che utilizzano crypto nelle tesorerie.
Gli analisti di Standard Chartered hanno avvertito che una discesa sotto i 90.000 dollari potrebbe avere un impatto su molte detenzioni. Alcune aziende potrebbero affrontare problemi di liquidità se i prezzi dovessero scendere bruscamente. La volatilità a breve termine di Bitcoin è quasi cinque volte superiore a quella dell’S&P 500.
L’incertezza normativa rappresenta un’ulteriore sfida. Nessun quadro globale regola l’uso aziendale di Bitcoin. Sono aumentate anche le preoccupazioni per il trading insider. Alcune aziende hanno visto impennate delle azioni prima degli annunci crypto.
Movimenti di prezzo insoliti hanno avviato indagini, sollevando interrogativi sulla trasparenza delle strategie aziendali su Bitcoin.