Tether ha appena cambiato radicalmente i suoi piani di congelare USDT su cinque blockchain. Omni, Bitcoin Cash SLP, Kusama, EOS e Algorand stavano per dire addio alla stablecoin.
Erano pronti a staccare la spina, spegnendo i contratti intelligenti all’improvviso. Ma dopo aver ascoltato le voci della strada e i sussurri della community, Tether ha deciso: niente congelamento.
Lasciate che i token continuino a circolare, trasferiteli come volete, ma niente nuovi token, niente riscatti.
Ascoltando la community
Gli utenti su queste blockchain possono ancora spostare USDT come una patata bollente, ma la “stampa”? È chiusa per nuovi USDT su queste chain.
Niente emissione e niente riscatto, rendendo questi token praticamente non ufficiali agli occhi di Tether.
Il piano originale di chiusura era previsto per il 1° settembre, ma Tether ha fatto marcia indietro, dicendo: vi ascoltiamo, community. Una mossa intelligente.
Ridimensionamento
Perché questo cambiamento? Il team di Tether vuole concentrarsi sulle blockchain di alto livello, quelle con sviluppatori attivi, scalabilità e utenti che effettivamente utilizzano i token.
Tron ed Ethereum sono i protagonisti qui, con 80 e 72 miliardi di USDT in circolazione. Ma i player più piccoli come Omni, con 82,9 milioni di USDT, ed EOS con 4,2 milioni, non sono più all’altezza.
Negli ultimi due anni Tether ha ridotto la presenza, iniziando nel 2023 con lo stop all’emissione di nuovi USDT su Omni, Kusama e Bitcoin Cash SLP, poi fermando la creazione su EOS e Algorand a metà 2024.
Ora questo approccio raffinato mantiene il movimento ma fa pulizia dove il supporto sta invecchiando.
Mercato delle stablecoin
Le stablecoin sono ancora le regine, con una capitalizzazione totale di circa 286 miliardi di dollari, guidate da USDT e USDC rispettivamente con 167 miliardi e 71 miliardi.
Il mercato è destinato a crescere, secondo alcuni esperti anche molto di più. Il recente GENIUS Act firmato da Trump?
Secondo le analisi del settore, rafforzerà il dollaro USA promuovendo le stablecoin ancorate ad esso. Anche il Tesoro degli Stati Uniti sta puntando a questo mercato, prevedendo che raggiunga i 2 trilioni di dollari entro il 2028.
Quindi no, Tether non sta abbandonando queste chain di colpo. Sta invece agendo con intelligenza, tagliando dove serve, ma mantenendo attivo il sistema per gli utenti negli ecosistemi legacy.
È un segno di fedeltà mentre si punta alla crescita. Come ti dicevo, una mossa intelligente.

Esperto di criptovalute e Web3, fondatore di Kriptoworld
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Con anni di esperienza nel settore blockchain, András offre reportage approfonditi su DeFi, tokenizzazione, altcoin e regolamentazioni crypto che stanno plasmando l’economia digitale.