La sentenza sul caso di monopolio della ricerca online di Google è stata emessa: non è necessario separare Chrome e il sistema Android.
Secondo quanto riportato da Jinse Finance, un giudice di Washington, negli Stati Uniti, ha stabilito martedì che Google (GOOGL.O), controllata da Alphabet, deve condividere i dati con i concorrenti per favorire la concorrenza nel mercato della ricerca online, respingendo al contempo la richiesta dei procuratori di obbligare Google a vendere il browser Chrome. Inoltre, Google non sarà obbligata a separare il sistema operativo Android. Google prevede inoltre di affrontare a settembre un altro processo intentato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, in cui il giudice ha già stabilito che Google detiene una posizione di monopolio illegale nel settore della tecnologia pubblicitaria online; in quell'occasione verranno decise le misure correttive. Le due cause intentate dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti contro Google fanno parte di una vasta offensiva bipartisan contro le grandi aziende tecnologiche, iniziata durante il primo mandato del presidente Trump e che coinvolge anche Meta Platforms, Amazon e Apple. Dopo l'annuncio della sentenza, le azioni di Google sono salite del 6% nel trading after-hours negli Stati Uniti, mentre quelle di Apple sono aumentate del 4%.
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