Adozione istituzionale di Ethereum: un asset strategico nell'espansione del Web3
- I rendimenti dello staking di Ethereum tra il 4,5% e il 5,2% e la riclassificazione da parte della SEC nel 2025 come utility token hanno determinato un afflusso di ETF pari a 9,4 miliardi di dollari e il 29,6% dell’offerta in staking da parte delle istituzioni. - Il 53,14% del mercato della tokenizzazione RWA da 26,63 miliardi di dollari si basa su Ethereum, con BlackRock e Goldman Sachs che tokenizzano 10,8 miliardi di dollari in titoli del Tesoro USA e 8,32 miliardi di dollari in oro. - Il TVL di DeFi è salito a 223 miliardi di dollari nel 2025 grazie alla scalabilità dei Layer 2, permettendo la generazione di rendimento istituzionale tramite RWA tokenizzati e finanza programmabile. - Maggiore chiarezza normativa grazie al GENIUS Act e alla natura deflazionistica di Ethereum.
Nel 2025, Ethereum si è affermato come pilastro dell'infrastruttura Web3 di livello istituzionale, grazie alla sua unica convergenza di generazione di rendimento, chiarezza normativa e innovazione tecnologica. Mentre i sistemi finanziari globali affrontano pressioni inflazionistiche e la necessità di efficienza del capitale, il ruolo di Ethereum come asset di riserva e catalizzatore per la tokenizzazione di real-world asset (RWA) e la finanza decentralizzata (DeFi) è diventato sempre più strategico. Questa analisi esplora come l'adozione istituzionale di Ethereum stia rimodellando il panorama finanziario, supportata da metriche concrete e casi di studio.
Adozione istituzionale: dalla speculazione alla riserva strategica
L'adozione istituzionale di Ethereum è accelerata grazie ai suoi rendimenti di staking del 4,5–5,2%, nettamente superiori agli strumenti di reddito fisso tradizionali [1]. Nel secondo trimestre del 2025, gli ETF su Ethereum hanno attratto 9,4 miliardi di dollari in afflussi netti, con 35,7 milioni di ETH (29,6% dell'offerta totale) messi in staking tramite protocolli come Lido ed EigenLayer, generando un valore in staking di 43,7 miliardi di dollari [1]. Questo cambiamento strutturale è evidente nel controllo istituzionale del 9,2% dell'offerta di Ethereum—3,6% tramite tesorerie aziendali e 5,6% attraverso ETF—segnando un allontanamento dai mercati guidati dalla speculazione retail [3].
Società quotate, tra cui BitMine, hanno messo in staking 1,5 milioni di ETH (6,6 miliardi di dollari) per generare rendimento partecipando agli ecosistemi DeFi [1]. La chiarezza normativa, in particolare la riclassificazione di Ethereum da parte della SEC nel 2025 come utility token ai sensi del CLARITY e GENIUS Acts, ha ulteriormente legittimato lo staking istituzionale e sbloccato 43,7 miliardi di dollari di capitale on-chain [1]. Questo contrasta nettamente con il modello a rendimento zero di Bitcoin, posizionando Ethereum come “petrolio digitale” piuttosto che semplice “oro digitale” [3].
Tokenizzazione RWA: collegare TradFi e DeFi
La dominanza di Ethereum nella tokenizzazione degli RWA sottolinea il suo ruolo di spina dorsale della finanza on-chain. Ad agosto 2025, il 53,14% del mercato RWA da 26,63 miliardi di dollari è ancorato a Ethereum, inclusi 10,8 miliardi di dollari in Treasury statunitensi tokenizzati e 8,32 miliardi di dollari in oro tokenizzato (ad esempio, PAXG e XAUT) [4]. L’aggiornamento Dencun e l’EIP-4844 hanno ridotto i costi di transazione Layer 2 (L2) fino al 90%, rendendo la tokenizzazione economicamente sostenibile per asset di alto valore [4].
Attori istituzionali come BlackRock e Goldman Sachs stanno sfruttando Ethereum per tokenizzare asset e integrarli nei protocolli DeFi. Il fondo BUIDL di BlackRock, con 2,86 miliardi di dollari in asset gestiti, e la piattaforma di Securitize, che gestisce 3,7 miliardi di dollari in asset tokenizzati, evidenziano la scalabilità di Ethereum e la fiducia istituzionale [4]. Queste iniziative consentono trading 24/7, gestione programmabile degli asset e generazione di rendimento tramite protocolli come Euler e Pendle [4].
Rinascita della DeFi: finanza strutturata sulla blockchain
L’ecosistema DeFi di Ethereum si è evoluto oltre lo yield farming speculativo, diventando un mercato finanziario strutturato. Il Total Value Locked (TVL) nella DeFi ha raggiunto i 223 miliardi di dollari nel 2025, con il 60% del volume elaborato tramite soluzioni L2 come Arbitrum e zkSync, riducendo le gas fee da 18 dollari nel 2022 a 3,78 dollari [1]. Questa scalabilità ha permesso alle istituzioni di utilizzare Ethereum come asset base per la determinazione della curva dei rendimenti, prestiti collateralizzati e meccanismi obbligazionari [3].
L’integrazione degli RWA nella DeFi sta ulteriormente sfumando i confini tra finanza tradizionale e decentralizzata. Ad esempio, i Treasury statunitensi tokenizzati ora generano rendimento nei protocolli DeFi, mentre piattaforme come Ondo Finance e Maple Finance tokenizzano asset reali in token ERC-20, offrendo servizi di prestito on-chain di livello istituzionale [1]. Queste innovazioni migliorano l’efficienza del capitale e offrono accesso a mercati precedentemente illiquidi, consolidando il ruolo di Ethereum come livello infrastrutturale fondamentale [4].
Prospettive future: un cambiamento strutturale nella finanza globale
L’adozione istituzionale di Ethereum non è una tendenza passeggera, ma un cambiamento strutturale nella finanza globale. I progressi normativi, inclusa la legislazione sulle stablecoin ai sensi del GENIUS Act, hanno rafforzato la legittimità delle stablecoin basate su Ethereum, che ora garantiscono 123 miliardi di dollari in valore [4]. Il mercato della tokenizzazione degli RWA dovrebbe crescere da 26,63 miliardi di dollari nel 2025 a 30 trilioni di dollari entro il 2034, trainato dalla leadership di Ethereum in materia di conformità e liquidità [4].
Inoltre, le dinamiche deflazionistiche di Ethereum—derivanti dallo staking e dai burn EIP-1559—hanno ridotto l’offerta circolante, creando pressione rialzista sui prezzi. Le metriche on-chain, incluso un rapporto Network Value to Transactions (NVT) di 37, suggeriscono che Ethereum rimane sottovalutato rispetto alla sua utilità [1]. Man mano che le istituzioni continuano a riallocare capitale verso asset programmabili e generanti rendimento, la dominanza di Ethereum nell’espansione Web3 è destinata a rafforzarsi ulteriormente.
Fonte:
[1] Ethereum's Institutional Adoption and On-Chain Resurgence in 2025 [2] The Case for Ethereum as a Core Institutional Asset, [https://www.bitget.com/news/detail/12560604940379][3] Institutional Reserve Competition Boosts Ethereum to New Heights [4] Ethereum's Dominance in RWA Tokenization and the $200B+ Chain Opportunity
Esclusione di responsabilità: il contenuto di questo articolo riflette esclusivamente l’opinione dell’autore e non rappresenta in alcun modo la piattaforma. Questo articolo non deve essere utilizzato come riferimento per prendere decisioni di investimento.
Ti potrebbe interessare anche
Dall'accumulazione all'ansia: le società di tesoreria crypto affrontano le dure realtà del mercato
I tesorieri di asset digitali (DAT) che hanno alimentato il rally crypto del 2025 stanno ora perdendo potere d'acquisto. Settembre ha portato al crollo degli mNAV, al calo delle azioni e a nuovi dubbi sulla sostenibilità dell'accumulazione guidata dai tesorieri.

SUI pronta per un'esplosione del 200%? L'accordo con Google e l'entusiasmo per l'ETF alimentano l'hype
Sui sta guadagnando slancio grazie alla partnership con Google AP2 e alla richiesta di un ETF, alimentando narrative rialziste. Tuttavia, con una consolidazione ai massimi storici e rischi tecnici ribassisti, il prossimo movimento di prezzo potrebbe essere decisivo.

GD Culture Group si espande nel Bitcoin, ma il mercato azionario punisce la mossa
L'imminente acquisizione di Bitcoin da 879 milioni di dollari da parte di GD Culture Group la posiziona tra i maggiori detentori aziendali, tuttavia il suo titolo è crollato bruscamente a causa della cautela degli investitori. Gli analisti suggeriscono che le prossime mosse della Fed potrebbero rivelarsi decisive per le società che detengono Bitcoin come tesoreria.

Bitcoin può risolvere la crisi abitativa negli Stati Uniti? La mossa dell’FHFA sui mutui crypto attira l’attenzione mentre la crisi si aggrava
Le ricerche su Google per “aiuto con il mutuo” ora superano i livelli della crisi del 2008, evidenziando la pressione sul mercato immobiliare statunitense. Il riconoscimento del mutuo Bitcoin da parte della FHFA rappresenta un progresso, ma offre un sollievo reale limitato.

In tendenza
AltroPrezzi delle criptovalute
Altro








