Trump segnala un accordo commerciale con la Cina prima del viaggio in Asia
- L'accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbe influenzare le tariffe globali
- Le tensioni su Taiwan rimangono un punto caldo geopolitico
- Minerali rari e tariffe sono al centro delle negoziazioni
L'attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che un "accordo commerciale fantastico" con la Cina è vicino alla finalizzazione. In una dichiarazione dalla Casa Bianca, ha sottolineato che le negoziazioni stanno procedendo positivamente e ha indicato l'aspettativa di un accordo completo entro la fine del mese. I colloqui si stanno svolgendo in un contesto di tensioni riguardanti le tariffe e il controllo dei minerali rari, essenziali per settori strategici come la difesa e l'elettronica.
Trump ha rafforzato la sua fiducia nell'esito delle negoziazioni dichiarando: "Penso che alla fine otterremo un accordo commerciale fantastico con la Cina." La dichiarazione è arrivata dopo un incontro con il Primo Ministro australiano Anthony Albanese, durante il quale è stato annunciato un investimento congiunto da 1 miliardo di dollari per la lavorazione di minerali critici al di fuori del controllo cinese.
La disputa commerciale ha acquisito nuova intensità dopo che la Cina ha imposto restrizioni alle esportazioni di terre rare il 9 ottobre, una mossa interpretata come una ritorsione. In risposta, Trump ha avvertito che se non si raggiungerà un accordo entro il 1° novembre, gli Stati Uniti applicheranno tariffe fino al 157% sui prodotti cinesi. Anche il settore agricolo americano è al centro dell'impasse, poiché la Cina ha imposto tariffe che hanno praticamente eliminato le esportazioni di soia statunitense. "Hanno smesso di comprare la nostra soia perché pensavano fosse una punizione," ha dichiarato il presidente, sottolineando che "non permetteremo che ciò accada."
Nonostante l'escalation, Trump ha affermato che la Cina mostra "grande rispetto" per gli Stati Uniti ed ha espresso fiducia in un incontro con il presidente Xi Jinping durante il suo viaggio in Corea del Sud previsto per il 31 ottobre e il 1° novembre. Ha detto che entrambi i paesi sono sotto pressione per raggiungere un'intesa. "Ci hanno minacciato con le terre rare, e io li ho minacciati con le tariffe," ha commentato.
Quando gli è stato chiesto di una possibile invasione cinese di Taiwan, Trump ha minimizzato il rischio, affermando che "la Cina non vuole farlo." Tuttavia, ha riconosciuto l'importanza strategica dell'isola per Pechino. Gli analisti militari avvertono del rischio di una possibile azione militare entro il 2027, dato l'aumento della presenza cinese nello Stretto di Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale.
Nonostante ciò, Trump ha ribadito la sua fiducia nella superiorità militare degli Stati Uniti, affermando: "Abbiamo il miglior equipaggiamento. Abbiamo il meglio di tutto, e nessuno oserà sfidarci." Ha anche menzionato che Xi Jinping gli aveva precedentemente assicurato che non avrebbe agito militarmente mentre Trump era al potere, sebbene abbia sottolineato la pazienza strategica della Cina.
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