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Il Brasile valuta una tassa sui pagamenti transfrontalieri in criptovalute per colmare le lacune normative

Il Brasile valuta una tassa sui pagamenti transfrontalieri in criptovalute per colmare le lacune normative

CoinspeakerCoinspeaker2025/11/18 20:45
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Per:By Zoran Spirkovski Editor Hamza Tariq

Il Ministero delle Finanze brasiliano sta esaminando una tassa sui trasferimenti di stablecoin dopo che la Banca Centrale le ha riclassificate come operazioni in valuta estera.

Note Chiave

  • Funzionari governativi hanno dichiarato a Reuters il 18 novembre.
  • La mossa mira a chiudere una scappatoia normativa nella tassazione delle transazioni in valuta estera.
  • La Banca Centrale ha pubblicato regolamenti il 10 novembre che classificano le operazioni con stablecoin come transazioni in valuta estera a partire da febbraio.
  • Le transazioni crypto hanno raggiunto 227 miliardi di reais (42,8 miliardi di dollari) nella prima metà del 2025, con USDT che rappresenta due terzi del volume.

Il Brasile sta considerando di estendere la tassa sulle transazioni in valuta estera per coprire l’uso delle criptovalute nei pagamenti internazionali, hanno dichiarato funzionari governativi a Reuters il 18 novembre, mentre le autorità cercano di chiudere una scappatoia normativa nel sistema di tassazione forex del paese.

Il Ministero delle Finanze sta valutando se applicare la tassa IOF ai trasferimenti transfrontalieri che utilizzano asset digitali e stablecoin.

Secondo un rapporto esclusivo di Reuters, la Banca Centrale ha classificato queste operazioni come transazioni in valuta estera.

L’IOF (Imposto sobre Operações Financeiras) è la tassa brasiliana sulle operazioni finanziarie, incluse quelle in valuta estera.

Attualmente le transazioni crypto non sono soggette a questa tassa, anche se gli investitori devono pagare l’imposta sul reddito sulle plusvalenze che superano una soglia mensile di esenzione.

Comprendere la Scappatoia Regolamentare

La scappatoia esiste perché i brasiliani possono utilizzare stablecoin per accedere ad asset equivalenti al dollaro e effettuare pagamenti internazionali senza pagare la tassa IOF che si applica alle operazioni forex tradizionali.

Quando gli utenti scambiano reais con dollari tramite le banche, pagano aliquote IOF che vanno dallo 0,38% al 6,38% a seconda del tipo di transazione.

L’acquisto di USDT per detenere valore denominato in dollari o l’invio di stablecoin all’estero attualmente evita completamente questa tassazione.

Un funzionario della Polizia Federale ha dichiarato a Reuters che la scappatoia fiscale consente schemi di evasione doganale. Il funzionario ha descritto modelli in cui gli importatori potrebbero dichiarare ufficialmente solo il 20% del valore di un acquisto di macchinari e indirizzare il restante 80% tramite trasferimenti USDT.

Questo approccio consente loro di evitare sia le tasse IOF che i dazi all’importazione. Il funzionario ha stimato che il governo perde oltre 30 miliardi di dollari di entrate annuali a causa di tali pratiche.

Scala del Mercato e Quadro Normativo

Le transazioni crypto in Brasile hanno raggiunto 227 miliardi di reais (42,8 miliardi di dollari) nella prima metà del 2025, con un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2024, secondo i dati dell’autorità fiscale federale citati da Reuters.

Tether ha rappresentato due terzi del volume delle transazioni, mentre Bitcoin BTC $91 408 volatilità 24h: 3,5% Market cap: $1,82 T Vol. 24h: $122,00 B ha rappresentato l’11% delle transazioni.

La Banca Centrale ha pubblicato tre risoluzioni il 10 novembre che classificano le transazioni con stablecoin come operazioni in valuta estera, secondo Agência Brasil.

La Risoluzione BCB nº 521 copre i pagamenti internazionali e i regolamenti delle transazioni con carta. I regolamenti entreranno in vigore il 2 febbraio 2026, con regole specifiche per le stablecoin forex a partire dal 4 maggio 2026, secondo un’analisi legale di Mattos Filho.

Il Federal Revenue Service ha ampliato i requisiti di segnalazione delle crypto il 14 novembre tramite IN RFB nº 2.291, che obbliga gli exchange esteri operanti in Brasile a segnalare le transazioni, secondo l’annuncio ufficiale della Receita Federal.

L’espansione rispecchia i requisiti statunitensi per cui gli exchange centralizzati devono segnalare le transazioni all’IRS, entrati in vigore a gennaio 2025.

Funzionari brasiliani hanno avvertito che le stablecoin sono utilizzate principalmente per i pagamenti piuttosto che per l’investimento, il che crea canali per il riciclaggio di denaro.

L’attenzione normativa sulle pratiche di riserva delle stablecoin si è intensificata a livello globale, con legislatori statunitensi che propongono leggi che richiedono a Tether di ristrutturare le proprie riserve.

Secondo i funzionari, le classificazioni della Banca Centrale non comportano automaticamente obblighi fiscali, che richiedono una guida separata da parte dell’autorità fiscale brasiliana.

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Esclusione di responsabilità: il contenuto di questo articolo riflette esclusivamente l’opinione dell’autore e non rappresenta in alcun modo la piattaforma. Questo articolo non deve essere utilizzato come riferimento per prendere decisioni di investimento.

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