Gli sviluppatori di Solana propongono di ridurre di 3 miliardi di dollari le ricompense di staking, scatenando controversie
Secondo ChainCatcher, come riportato da DLnews, il ricercatore Lostintime101 della piattaforma di sviluppo Solana Helius ha proposto il 21 novembre di aumentare il tasso annuo di riduzione delle ricompense di staking di Solana dal 15% al 30%. Questa mossa impedirebbe l'emissione di nuovi token SOL per un valore di quasi 3 miliardi di dollari. La proposta sottolinea che l'attuale rendimento annualizzato del 6% è troppo elevato (Ethereum offre solo il 3%) e che un'elevata inflazione aumenta la pressione di vendita, costringendo alcuni staker a vendere token per pagare le tasse.
Una proposta simile presentata a marzo di quest'anno aveva ottenuto il 61% di supporto, ma non aveva raggiunto la soglia del 66,67% ed era quindi fallita. Gli oppositori temono che la riduzione delle ricompense possa danneggiare la decentralizzazione, rendendo non redditizio il ruolo dei nodi validatori. Il numero di nodi validatori di Solana è già sceso da 2.500 all'inizio del 2023 a meno di 900 attualmente, con un calo del 64%. Secondo il proponente, tra tre anni solo 84 nodi validatori non sarebbero più redditizi a causa di questa misura, con un impatto limitato.
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