Il co-fondatore di Pump.fun nega il cash-out da 436 milioni di dollari e definisce il rapporto di Lookonchain come "disinformazione"
Rapida panoramica
- Il co-fondatore di Pump.fun respinge il rapporto di Lookonchain che accusa un cash-out di stablecoin da 436 milioni di dollari.
Il co-fondatore afferma che i trasferimenti erano movimenti interni di tesoreria
Il co-fondatore pseudonimo di Pump.fun, Sapijiju, ha respinto le affermazioni secondo cui il progetto avrebbe liquidato oltre 436 milioni di dollari in USDC, definendo le accuse della piattaforma di analisi blockchain Lookonchain come “completa disinformazione”.
completa disinformazione da parte di @lookonchain ancora una volta. $0 sono stati incassati – non siamo coinvolti nelle transazioni tra Kraken e Circle di cui ci accusate di far parte.
Quello che sta succedendo fa parte della gestione della tesoreria di Pump, dove USDC è stato…
— Sapijiju (@sapijiju) 24 novembre 2025
In un post su X, Sapijiju ha chiarito che nessuna delle criptovalute provenienti dai wallet collegati al progetto è stata venduta. Ha invece affermato che gli USDC provenivano dall’offerta di token della piattaforma e sono stati redistribuiti tra wallet interni come parte della normale gestione della tesoreria.
“Questa è semplicemente la gestione della tesoreria di Pump,”
ha detto.
“USDC è stato trasferito in diversi wallet affinché il capitale della società possa essere reinvestito nell’attività. Pump non ha mai lavorato direttamente con Circle.”
Il rapporto segnala 436 milioni di dollari trasferiti su Kraken
La precisazione è arrivata dopo il rapporto di Lookonchain secondo cui wallet collegati a Pump.fun avrebbero trasferito 436 milioni di dollari in USDC su Kraken da metà ottobre, movimenti che molti hanno interpretato come un importante cash-out.
La tempistica ha suscitato ulteriori controlli: il fatturato mensile di Pump.fun è sceso a 27,3 milioni di dollari a novembre, il livello più basso da luglio, secondo DefiLlama.
Nonostante le preoccupazioni, i dati di DefiLlama, Lookonchain e Arkham indicano che un wallet associato a Pump.fun detiene ancora oltre 855 milioni di dollari in stablecoin e più di 211 milioni di dollari in Solana (SOL).
Reazioni contrastanti dagli analisti
Le reazioni al presunto sell-off sono state molto diverse nello spazio delle analisi crypto.
L’analista di Nansen Nicolai Sondergaard ha suggerito che il movimento potrebbe segnalare ulteriori vendite, mentre EmberCN ha sostenuto che i fondi probabilmente derivano da private placement piuttosto che da dumping sul mercato.
La community del progetto sembra divisa. Alcuni utenti hanno messo in dubbio le dichiarazioni di Sapijiju, sottolineando incongruenze nel dichiarare nessun coinvolgimento nei trasferimenti mentre li descrive come gestione della tesoreria.
Altri sono andati oltre, accusando Pump.fun di scarsa esecuzione e di “manipolazione del prezzo tramite airdrop”, dato che il token PUMP viene scambiato a $0,002714, il 32% in meno rispetto al prezzo di $0,004 e quasi il 70% in meno rispetto al picco di settembre di $0,0085, secondo CoinGecko.
Alcuni membri della community hanno difeso il diritto di Pump.fun di gestire la propria tesoreria come meglio crede, ma hanno sottolineato che la vera questione è la trasparenza sulle riserve.
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