Pump.fun effettua un prelievo record di 436 milioni di dollari mentre l’era delle memecoin volge al termine
Pump.fun, una delle piattaforme di punta nell’universo crypto su Solana, ha appena svuotato i suoi wallet per un totale di 900 milioni di dollari in stablecoin, senza dire una parola. Questo massiccio prelievo scuote un mercato crypto già fragile. Vi forniamo tutti i dettagli nei paragrafi seguenti.
In breve
- Pump.fun ha prelevato 900 milioni di dollari in stablecoin, alimentando la sfiducia nell’ecosistema crypto.
- Il disimpegno del progetto crypto incarna l’esaurimento del mercato delle memecoin e la sfiducia degli investitori.
Pump.fun, una piattaforma crypto in piena modalità di ritiro
Dalla metà di ottobre, le transazioni onchain rivelano trasferimenti crypto di :
- 405 milioni di dollari verso Kraken ;
- 466 milioni di dollari verso Circle.
Alcuni analisti crypto lo confermano: questa liquidità proviene da una vendita privata del token $PUMP, effettuata a giugno durante una raccolta fondi di 720 milioni di dollari. All’epoca, gli insider detenevano il 55% della fornitura totale. Oggi, il prezzo dell’asset crypto crolla sotto il livello iniziale: 0,0026 dollari, rispetto a 0,004 dollari.
Il silenzio del team aumenta la sfiducia. Fino ad ora, non hanno pubblicato né una dichiarazione né un messaggio ufficiale. Gli utenti, già delusi dalle performance del protocollo, denunciano così un abbandono mascherato.
I numeri confermano la tendenza:
- entrate dimezzate;
- volume di scambio in calo;
- crollo del trading di memecoin.
Segnali di un disincanto diffuso
Il retail non segue più. Le promesse di airdrop crypto, le campagne virali e l’illusione della community non bastano più a mascherare una governance opaca. La modalità “Mayhem”, pensata per stimolare i lanci tramite AI, è stata un flop. L’attività onchain diminuisce e le azioni legali si accumulano.
Il caso Pump.fun simboleggia l’esaurimento di un modello crypto: troppo focalizzato sulla speculazione e troppo poco costruito su basi solide. Il trading crypto non perdona l’opacità. Una piattaforma decentralizzata che voleva essere dirompente finisce per sembrare uno sportello di uscita.
Mentre l’euforia svanisce, il settore crypto riscopre le sue fragilità. Proprio il disimpegno di Pump.fun potrebbe segnare una svolta: un ritorno alla sobrietà. L’ecosistema crypto non manca di strumenti, ma deve riconquistare la fiducia, a meno che altri attori non approfittino di questa lacuna per ricostruire un modello più sostenibile.
Esclusione di responsabilità: il contenuto di questo articolo riflette esclusivamente l’opinione dell’autore e non rappresenta in alcun modo la piattaforma. Questo articolo non deve essere utilizzato come riferimento per prendere decisioni di investimento.
Ti potrebbe interessare anche
IoTeX lancia la prima soluzione di identità on-chain al mondo progettata specificamente per dispositivi intelligenti, ioID
ioID rivoluziona la gestione dell'identità dei dispositivi intelligenti, consentendo l'autenticazione dei dispositivi IoT decentralizzati (DePIN), la protezione dei dati e lo sblocco della prossima generazione di applicazioni in un ecosistema posseduto dagli utenti e compatibile con qualsiasi blockchain.
Mars Morning News | La scorsa settimana le società quotate globali hanno acquistato BTC per un valore netto di 13,4 milioni di dollari, mentre Strategy non ha acquistato bitcoin la scorsa settimana.
Le aspettative di un taglio dei tassi della Federal Reserve a dicembre sono aumentate, Bitcoin ha superato brevemente i 89.000 dollari e il Nasdaq è salito del 2,69%. All'interno della Federal Reserve ci sono divergenze sulle prospettive di taglio dei tassi, provocando una forte reazione nel mercato delle criptovalute.
La guerra segreta nell'industria delle criptovalute si intensifica: il 40% dei candidati sono agenti nordcoreani?
Gli agenti nordcoreani hanno infiltrato il 15%-20% delle aziende crypto e tra il 30%-40% delle candidature per posizioni nel settore crypto potrebbe provenire da agenti nordcoreani. Questi operano come lavoratori remoti che fungono da intermediari, utilizzando malware e tecniche di ingegneria sociale per rubare fondi e manipolare l'infrastruttura. Gli hacker nordcoreani hanno già sottratto oltre 3 miliardi di dollari in criptovalute per finanziare il programma nucleare.
In tendenza
AltroPrezzi delle criptovalute
Altro
