JPMorgan ha compiuto un sorprendente ritorno su Bitcoin – questa volta con una nota strutturata a leva direttamente collegata all’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, il più grande ETF BTC al mondo.
Il deposito, presentato questa settimana alle autorità di regolamentazione statunitensi, arriva solo pochi giorni dopo che la banca ha criticato MicroStrategy, ha affrontato richieste di boicottaggio per presunta esclusione dal sistema bancario crypto e ha sollecitato MSCI a considerare l’esclusione delle aziende fortemente esposte a Bitcoin dai principali indici.
Ora, la stessa istituzione sta lanciando un prodotto progettato per cavalcare il prossimo grande ciclo di Bitcoin.
La nota strutturata riflette il ben noto schema quadriennale di Bitcoin: debolezza due anni dopo un halving, seguita da una rinnovata forza in vista del successivo. Con l’ultimo halving avvenuto nel 2024, JPMorgan sta di fatto posizionando gli investitori per un potenziale calo nel 2026 e una ripresa nel 2028.
Secondo il deposito, se IBIT raggiunge o supera un prezzo predefinito entro dicembre 2026, la banca richiamerà la nota e pagherà un rendimento minimo del 16%. Ma se IBIT rimane al di sotto di quel livello, la nota si estende fino al 2028 e il rendimento diventa molto più aggressivo.
Gli investitori guadagnerebbero 1,5 volte qualsiasi rendimento ottenuto da IBIT entro la fine di quell’anno, senza alcun limite al rialzo.
La nota include anche una protezione parziale al ribasso. Gli investitori recuperano il capitale nel 2028 a condizione che IBIT non scenda di oltre il 30%. Tuttavia, una volta superata questa soglia, le perdite rispecchiano il calo.
JPMorgan avverte che i detentori potrebbero perdere oltre il 40%, o addirittura l’intero investimento, se Bitcoin dovesse crollare durante il periodo.
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Il lancio arriva in un momento di rapido cambiamento nella comunicazione della banca. JPMorgan ora afferma che le crypto stanno evolvendo in una “asset class macro negoziabile” guidata dalla liquidità istituzionale piuttosto che dalla speculazione retail.
I flussi in entrata negli ETF rafforzano questa narrazione: Bitcoin, Ethereum, Solana e XRP hanno tutti registrato forti flussi netti in entrata nonostante un calo del mercato del 30% da ottobre.
Il prodotto segnala che i maggiori attori di Wall Street si stanno preparando per il prossimo grande ciclo di Bitcoin anche se le condizioni generali del mercato rimangono fragili.
Se la svolta di JPMorgan segnerà un punto di svolta dipenderà dal fatto che BTC riuscirà a recuperare slancio in vista del 2026.


