Oltre 756 milioni di dollari in 11 giorni: XRP ETF batte i record

Nonostante un clima di cautela nel mercato delle criptovalute, un asset cattura l’attenzione degli investitori istituzionali: XRP. A lungo appesantita dai suoi problemi normativi, l’altcoin ha innescato una spettacolare ripresa di interesse dopo il lancio di diversi ETF spot negli Stati Uniti. Gli afflussi di capitale continuano a un ritmo senza precedenti, rivelando un possibile punto di svolta nella traiettoria del token. Questo deve essere interpretato come il segnale di un nuovo ciclo rialzista, guidato sia dalla finanza tradizionale che da segnali tecnici incoraggianti?

XRP attira gli investitori istituzionali

Il 13 novembre 2025 ha segnato il lancio ufficiale degli ETF XRP negli Stati Uniti. Da quella data, lo slancio non si è mai fermato.

Infatti, questi prodotti hanno registrato undici giorni consecutivi di afflussi netti, raggiungendo un totale cumulativo di 756 milioni di dollari il 2 dicembre. Solo lunedì scorso sono stati investiti 89,65 milioni di dollari.

Questi numeri riflettono il persistente interesse degli investitori professionali, che ora sembrano considerare XRP come un’allocazione strategica. Il fondo XRPC di Canary, quotato al Nasdaq, si distingue in particolare con 350 milioni di dollari di afflussi netti, seguito da Bitwise con 170 milioni di dollari.

James Butterfill, responsabile della ricerca presso CoinShares, sottolinea che “il recente boom di XRP è dovuto principalmente ai nuovi ETF lanciati negli Stati Uniti, come quello di Canary Capital.”

Oltre agli importi, diversi elementi confermano l’ampiezza del movimento:

• 330 milioni di token XRP sono stati assorbiti in soli 11 giorni, un ritmo che supera quello visto per gli ETF Solana;

• Gli asset under management (AUM) degli ETF XRP raggiungono i 723 milioni di dollari, illustrando la crescente importanza di questi prodotti di investimento;

• La dinamica di XRP contrasta con un rallentamento dei flussi verso gli ETF Bitcoin, evidenziando un interesse mirato da parte degli investitori istituzionali;

• Vanguard, uno dei maggiori gestori patrimoniali al mondo (11 trilioni di dollari in gestione), si prepara ad aprire l’accesso agli ETF crypto ai suoi 50 milioni di clienti, inclusi quelli su XRP, a partire da martedì 9 dicembre.

Questi segnali convergenti indicano che gli ETF XRP non sono un fenomeno isolato, ma parte di una più ampia strategia di adozione istituzionale.

I segnali tecnici supportano la ripresa

Oltre alle dinamiche istituzionali, alcuni analisti tecnici monitorano da vicino l’evoluzione del prezzo di XRP, dove diversi segnali convergono verso una possibile inversione rialzista.

Tra questi, ChartNerd, un analista seguito su X (ex Twitter), identifica una grande divergenza rialzista tra l’RSI (Relative Strength Index) e il prezzo della crypto sul time frame giornaliero. Spiega: “XRP mostra una forte divergenza rialzista sul grafico giornaliero, che si è rafforzata durante un lento e continuo declino durato oltre 55 giorni, iniziato dopo l’evento di liquidazione.” Aggiunge che “più a lungo dura questa configurazione, più forte diventa il segnale.”

Inoltre, il TD Sequential, uno strumento di analisi delle tendenze, ha generato un segnale di acquisto sul grafico settimanale di XRP. Storicamente, questo segnale ha preceduto rimbalzi tra il 37% e il 174% sulla coppia XRP/USD. Se la storia dovesse ripetersi, il prezzo potrebbe puntare a 5,60 dollari, a condizione che vengano superate le resistenze chiave a 2,20 – 2,50 dollari, un livello che coincide anche con la media mobile semplice a 50 settimane.

Per ora, il prezzo dell’asset si aggira intorno ai 2 dollari, ma un rimbalzo sopra la EMA a 20 giorni a 2,18 dollari potrebbe aprire la strada a un test della soglia psicologica dei 3 dollari.

La domanda istituzionale esplode, portando XRP sotto i riflettori. Se le resistenze tecniche dovessero cedere, l’asset potrebbe avviare un nuovo ciclo rialzista. Resta da vedere se questo slancio sarà sostenuto nel tempo o svanirà rapidamente come è apparso.