Deflussi record dagli ETF su Solana, l'ETF cripto TSOL di 21Shares perde 42 milioni di dollari in tempo record
Mentre Bitcoin guida un nuovo rally, Solana invia un segnale molto più enigmatico: il capitale esce dagli ETF ma continua a fluire sulla blockchain. Da un lato, 21Shares vede il suo ETF cripto TSOL perdere 42 milioni di dollari. Dall’altro, oltre 321 milioni di dollari vengono reinvestiti direttamente on-chain su Solana. Una contraddizione apparente che dice molto sul reale stato del mercato.
In breve
- Gli ETF su Solana, in particolare il 21Shares TSOL crypto ETF, subiscono deflussi record nonostante un mercato generalmente rialzista.
- Questi prelievi riflettono principalmente un ribilanciamento tecnico e una rotazione verso altri prodotti piuttosto che una capitolazione degli investitori.
- Paradossalmente, il capitale continua a fluire on-chain su Solana, segnalando una convinzione fondamentale intatta nonostante la debolezza degli ETF.
TSOL sanguina, gli ETF Solana calano mentre il mercato crypto sale
Gli ETF su Solana sono riusciti ad attrarre più capitale mentre Bitcoin ed Ethereum subivano forti perdite. Tuttavia, questo mercoledì, gli ETF spot su Solana negli Stati Uniti hanno registrato il loro maggior deflusso giornaliero dalla loro introduzione. In una sola sessione, sono stati ritirati quasi 32,2 milioni di dollari da questi prodotti, principalmente da un unico fondo: il 21Shares TSOL crypto ETF, che ha perso 41,79 milioni di dollari.
Non si tratta di un incidente isolato. TSOL era già stato al centro di altre due ondate di riscatti dal 28 ottobre, con deflussi di 13,55 milioni di dollari il 1 dicembre e 8,10 milioni di dollari il 26 novembre. In altre parole, ogni episodio di sfiducia negli ETF Solana ha sempre lo stesso prodotto al centro.
Il contrasto è evidente: questo deflusso avviene in mezzo a un rally crypto guidato da Bitcoin. Invece di beneficiare della tendenza all’acquisto, gli ETF su Solana si muovono in senso opposto, suggerendo meno un panico diffuso e più un aggiustamento molto mirato delle posizioni più speculative.
Ribilanciamento tecnico più che capitolazione degli investitori crypto
Per diversi operatori di mercato, non si tratta di una vera “uscita” ma piuttosto di un semplice reset dopo una lunga sequenza di afflussi crypto. Dopo tre settimane di acquisti sostenuti e alta volatilità a novembre, alcuni gestori stanno prendendo profitti, ribilanciando i loro portafogli e riducendo la leva implicita.
Un fattore chiave rafforza questa interpretazione: la concorrenza si sta intensificando. Nello stesso giorno di questa emorragia di TSOL, Franklin Templeton ha lanciato il proprio ETF su Solana, SOEZ. Parte della rotazione può quindi essere spiegata dall’arbitraggio tra prodotti, con alcuni investitori che preferiscono diversificare o testare un nuovo emittente considerato più istituzionale.
Nel frattempo, le condizioni di mercato su crypto ed ETF restano ben lontane da un’euforia sfrenata. Sui derivati crypto, le posizioni restano net-long ma sono significativamente meno aggressive rispetto a ottobre. La volatilità è ancora presente ma più gestita che subita. Questo tipo di configurazione è tipica di un mercato che sta digerendo un rally piuttosto che disintegrarsi.
Solana On-Chain: il capitale continua a fluire nonostante la debolezza
Questa migrazione verso l’on-chain avviene in un contesto molto particolare. Dopo il picco della frenesia delle memecoin, l’attività on-chain ha iniziato a normalizzarsi. Gli indirizzi attivi diminuiscono, i volumi si stabilizzano, ma l’offerta circolante sugli exchange diminuisce e i rendimenti dello staking restano attraenti. Meno rumore, posizioni più pazienti.
Sul mercato azionario, Solana resiste ancora: intorno ai 142,75 dollari, il token guadagna circa l’1% nella giornata. Il mercato quindi non convalida l’idea di una perdita totale di fiducia. Piuttosto riconosce un riposizionamento tattico, con gli investitori che preferiscono gestire i propri rischi direttamente on-chain invece che tramite un prodotto quotato.
Il paradosso più interessante è qui: mentre gli ETF si svuotano, la blockchain di Solana si riempie. Oltre 321 milioni di dollari sono confluiti sulla rete in un mese, inclusi più di 240 milioni provenienti da Ethereum. Il grande capitale non lascia l’ecosistema; cambia solo canale.
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