Il livello di paura estrema di XRP rispecchia il precedente rally del 22%

Il sentiment sociale attorno a XRP è appena sceso al livello più basso da ottobre, secondo i dati di Santiment. La crypto sta attraversando quella che la piattaforma definisce una “zona di paura”. Questo contraccolpo emotivo contrasta con i movimenti passati, dove fasi simili avevano preceduto un marcato rimbalzo. In un mercato crypto teso, XRP potrebbe ancora una volta sorprendere.

Il sentiment sociale di XRP crolla bruscamente, scendendo nella zona di paura

Secondo gli ultimi dati della piattaforma di analisi Santiment, il sentiment sociale attorno a XRP è precipitato al livello più basso da ottobre, entrando in quella che gli analisti chiamano la zona di paura, mentre un esperto rivela il freno invisibile alla sua crescita.

Questa situazione potrebbe sembrare critica, ma non è senza precedenti. Santiment ricorda che l’ultima volta che si è raggiunto un tale livello di paura, il prezzo della crypto è rimbalzato del 22% in tre giorni.

“L’ultima volta che nella community è stato osservato un tale livello di paura era il 21 novembre, e il prezzo della crypto è immediatamente salito del 22% nei tre giorni successivi,” sottolinea la piattaforma. Aggiunge: “sembra che si presenti nuovamente un’opportunità, come due settimane fa”.

Ecco i principali elementi fattuali da ricordare:

• Il sentiment sociale di XRP è al livello più basso da ottobre, secondo Santiment;

• Il 21 novembre, un simile livello di paura ha preceduto un rally del +22% in 3 giorni;

• XRP mostra un calo del 4,6% nelle ultime 24 ore, scendendo sotto i $2,10;

• Questa è la peggiore performance tra le prime dieci criptovalute per capitalizzazione di mercato in questo periodo;

• Attualmente la crypto è in calo del 42% rispetto al suo massimo storico dello scorso luglio;

• Secondo Santiment, questo calo di sentiment potrebbe creare un’opportunità di acquisto, come già visto in situazioni simili.

Sebbene questi segnali ovviamente non garantiscano un’inversione di tendenza, forniscono una lettura dell’evoluzione del mercato crypto: una paura estrema potrebbe essere un punto di svolta piuttosto che un segnale di ritracciamento.

I supporti istituzionali e tecnici mantengono XRP a galla

Mentre l’attenzione si concentra sul clima emotivo del mercato, alcuni attori sottolineano un’altra realtà: la robustezza tecnica di XRP e il continuo interesse istituzionale.

Justin d’Anethan, responsabile della ricerca presso Arctic Digital, ha dichiarato che “XRP assomiglia sempre meno a un’onda e sempre più a una pozzanghera”. Secondo lui, i prezzi stagnano in un’area di bassa convinzione, vicina alla capitolazione.

Tuttavia, insiste: “questo non è del tutto ribassista, poiché queste zone spesso segnano un minimo che può poi beneficiare di progressi legali, chiarezza normativa, un approccio statunitense e il valore dei pagamenti transfrontalieri”.

Nick Ruck, direttore di LVRG Research, sottolinea la resilienza della soglia dei $2, anche in un mercato generalmente ribassista. Spiega questa tenuta in parte grazie agli afflussi istituzionali: “un momentum rialzista persistente è alimentato da flussi istituzionali sostenuti che superano i $750 milioni in spot ETF questo mese”.

Sebbene gli afflussi giornalieri si siano rallentati, solo $12,8 milioni giovedì, il livello più basso dal 21 novembre, secondo SoSoValue, i flussi cumulativi restano positivi da quando questi prodotti sono stati lanciati a metà novembre, con $881 milioni di asset netti distribuiti su cinque fondi.

Il prezzo di XRP si muove in un contesto di tensione tra forti indicatori tecnici e sentiment sociale degradato. Se la storia si ripeterà, questa fase di ritiro emotivo potrebbe precedere un movimento rialzista. I prossimi giorni saranno decisivi per confermare o meno questo scenario.