Punti chiave:
I derivati su XRP sono dominati dai ribassisti poiché il tasso di finanziamento è diventato fortemente negativo e l’open interest rimane stagnante.
I volumi degli ETF su XRP e il calo della TVL su XRP Ledger mostrano un interesse in diminuzione per l’ecosistema XRP, riducendo le possibilità di un rimbalzo dei prezzi nel breve termine.
XRP (XRP) è sceso del 9% in due giorni dopo essere stato respinto a $2,18 martedì. Il calo sotto i $2 ha creato un breve tumulto nei mercati dei derivati, poiché il costo per mantenere posizioni ribassiste con leva è salito ai massimi degli ultimi due mesi. I trader temono che XRP possa indebolirsi ulteriormente, dato il rallentamento dell’attività degli exchange-traded fund (ETF) e la diminuzione dei depositi su XRP Ledger.
Tasso di finanziamento annualizzato dei perpetual futures su XRP. Fonte: laevitas.ch Il tasso di finanziamento sui perpetual futures di XRP è sceso al -20% giovedì, il livello più basso dal crollo del 10 ottobre. Valori negativi indicano che i venditori (short) pagano gli acquirenti (long) per mantenere le posizioni aperte, segnalando una quasi totale assenza di domanda da parte dei trader rialzisti. In condizioni più equilibrate, il tasso si aggira tipicamente tra il 6% e il 12% per coprire il costo del capitale, con i long che si fanno carico di tale costo.
Tassi di finanziamento così profondamente negativi sono rari e di solito di breve durata. Alcuni analisti li considerano persino segnali potenziali di inversione, anche se la maggior parte degli esempi storici si è verificata durante flash crash piuttosto che in fasi correttive prolungate. Inoltre, il calo dell’appetito per la leva finanziaria ha portato alcuni a chiedersi se i trader si siano semplicemente allontanati da XRP.
Open interest aggregato sui futures XRP, USD. Fonte: CoinGlass L’open interest aggregato sui futures XRP era di 2,8 miliardi di dollari giovedì, invariato rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, le posizioni con leva non hanno recuperato il livello di 3,2 miliardi di dollari visto a fine novembre. I dati suggeriscono che i ribassisti su XRP sono riluttanti ad aumentare l’esposizione, soprattutto dopo che il token è già sceso del 45% dal massimo di 3,66 dollari raggiunto a luglio.
Attività in calo sugli ETF XRP e TVL in diminuzione su XRP Ledger
Parte della scarsa propensione per posizioni rialziste su XRP può essere collegata al calo dell’attività negli ETF XRP quotati negli Stati Uniti. I trader sono entrati a novembre con forti aspettative, ma gli afflussi e l’attività di trading sono diminuiti bruscamente dopo sole tre settimane, lasciando gli asset in gestione fermi a circa 3,1 miliardi di dollari, secondo i dati di CoinShares. Per confronto, gli ETF su Solana detengono asset per 3,3 miliardi di dollari.
Volumi giornalieri degli ETF XRP quotati negli Stati Uniti l’11 dicembre, USD. Fonte: CoinGlass Il volume giornaliero sugli ETF XRP quotati negli Stati Uniti raramente supera i 30 milioni di dollari, il che riduce notevolmente l’interesse dei desk istituzionali. Il calo della domanda per XRP Ledger è un’altra fonte di frustrazione per i detentori. Anche la stablecoin Ripple USD (RLUSD), supportata da Ripple, si basa principalmente sulla rete Ethereum piuttosto che sull’infrastruttura di XRP.
Ripple USD (RUSD) in circolazione per blockchain. Fonte: DefiLlama Oltre 1 miliardo di dollari di RLUSD è stato emesso su Ethereum, rispetto ai soli 235 milioni su XRP Ledger. Ancora più preoccupante, la TVL su XRP Ledger è scesa al livello più basso del 2025 a 68 milioni di dollari, segnalando un coinvolgimento in calo con le applicazioni decentralizzate (DApp) della chain. Al contrario, la blockchain Stellar detiene 176 milioni di dollari in TVL, nonostante la capitalizzazione di mercato di XLM sia inferiore del 93% rispetto ai 121,8 miliardi di dollari di XRP.
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XRP rimane sotto pressione mentre blockchain concorrenti come BNB Chain e Solana continuano a rafforzare le proprie posizioni nell’ecosistema DApp. La limitata attività su XRP Ledger crea un ciclo auto-rinforzante in cui gli investitori hanno meno incentivi a detenere XRP, soprattutto se confrontato con i rendimenti di staking nativi disponibili su BNB e SOL.
Finora, non ci sono prove chiare che un eventuale aumento dell’attività su XRP Ledger si tradurrebbe in benefici diretti per i detentori di XRP.
I derivati su XRP indicano una maggiore fiducia tra i ribassisti, mentre le metriche onchain e i flussi degli ETF mostrano un interesse in calo, in particolare da parte degli investitori istituzionali. Di conseguenza, le probabilità di un momentum rialzista sostenuto per XRP appaiono basse nel breve termine.
