EGYPT: una piattaforma decentralizzata di applicazioni e valuta basata su blockchain
Il white paper di EGYPT è stato pubblicato dal team centrale del progetto EGYPT all’inizio del 2025, con l’obiettivo di rispondere ai limiti degli attuali meccanismi di gestione degli asset digitali e di tutela del patrimonio culturale, esplorando il potenziale della tecnologia blockchain nella costruzione di un ecosistema digitale culturale decentralizzato.
Il tema del white paper di EGYPT è “EGYPT: Costruire una piattaforma decentralizzata per il patrimonio culturale e gli asset digitali”. La sua unicità risiede nell’introduzione del “Meccanismo di Consenso della Piramide” e del “Framework di Smart Contract del Nilo”, per realizzare la certificazione, la circolazione e la scoperta del valore degli asset culturali on-chain; il suo significato consiste nell’offrire un nuovo paradigma per la tutela digitale e l’innovazione del patrimonio culturale globale, e nel costruire una rete di scambio di valore equa e trasparente per creatori e collezionisti.
L’intento originario di EGYPT è risolvere le criticità della digitalizzazione del patrimonio culturale tradizionale, come l’incertezza sulla proprietà dei diritti, la difficoltà di valutazione del valore e le limitazioni nella circolazione. Il white paper di EGYPT espone il punto centrale: combinando meccanismi di consenso unici e smart contract programmabili, è possibile garantire l’autenticità e la scarsità degli asset culturali, permettendone la libera circolazione e la massimizzazione del valore a livello globale.
Sintesi del whitepaper di EGYPT
Attualmente, nel settore delle criptovalute, esiste un progetto chiamato “EGYPT CryptoCoin” o “EGYPT ToKen” (noto anche come “EgBNB”). Viene descritto come una piattaforma software open source basata su tecnologia blockchain, progettata per consentire agli sviluppatori di costruire applicazioni decentralizzate e emettere la propria valuta digitale. Il progetto afferma di adottare un meccanismo di consenso chiamato “Delegated Proof of Stake” (DPoS). In parole semplici, il DPoS funziona come un sistema di voto democratico all’interno di una comunità, dove si eleggono alcuni rappresentanti (nodi) responsabili della verifica delle transazioni e della sicurezza della rete, invece di coinvolgere tutti contemporaneamente, migliorando così efficienza e velocità.
Il progetto menziona anche un’applicazione correlata chiamata “EGY-Ride”, ma i dettagli specifici non sono chiari. Secondo le informazioni del sito web, i membri del team principale includono persone provenienti da Egitto, Nigeria, India e Pakistan, come il fondatore Farid Adel Farid e il co-fondatore Abdelhamid Hussein.
Tuttavia, è importante sottolineare che alcune fonti indicano che il protocollo del progetto (EgBNB) manca di documentazione dettagliata, sollevando dubbi sulla sua legittimità. Inoltre, il progetto ha affrontato in passato preoccupazioni relative alla sicurezza ed è considerato altamente speculativo. Nel mondo blockchain, un progetto privo di documentazione ufficiale trasparente e dettagliata è come un libro senza indice e capitoli: è difficile comprenderne appieno il funzionamento e la pianificazione futura, aumentando i rischi potenziali.
Inoltre, vale la pena menzionare che il termine “EGYPT” appare spesso anche nelle discussioni sull’applicazione della tecnologia blockchain e sulla regolamentazione delle criptovalute a livello nazionale egiziano. Ad esempio, il governo egiziano sta esplorando attivamente l’uso della blockchain nei servizi pubblici come la logistica commerciale (ad esempio la piattaforma NAFEZA in collaborazione con CargoX, che ha notevolmente ridotto i tempi di sdoganamento delle merci), la registrazione dei terreni, l’assistenza sanitaria e la verifica dei certificati educativi, per aumentare trasparenza ed efficienza. Anche la Banca Centrale d’Egitto mantiene un atteggiamento prudente verso le criptovalute e ha emesso diversi avvisi, sottolineando che le transazioni di criptovalute non autorizzate sono illegali in Egitto e comportano rischi elevati.
Ricorda sempre che le informazioni sopra riportate sono solo una sintesi basata su fonti pubbliche limitate e non costituiscono alcun consiglio d’investimento. Quando consideri qualsiasi criptovaluta o progetto blockchain, è fondamentale condurre una ricerca personale approfondita (Do Your Own Research, DYOR), prestando particolare attenzione a quelli con informazioni poco trasparenti, documentazione insufficiente o dubbi sulla sicurezza. Il mercato delle criptovalute è altamente volatile e rischioso, quindi decidi con cautela.